Steem Hard Fork- Potere alla community o Rivoluzione andata male?
Il 14 febbraio 2020, Ned Scott ha annunciato la vendita di Steemit, uno dei maggiori social media Blockchain-based (per saperne di più su Steemit, clicca qui), a Justin Sun, Founder di Tron, giustificando la rilevazione come l'unica via per salvare la piattaforma da un grande carenza di risorse finanziarie. Successivamente l’acquisizione è stata annunciata ufficialmente alla stampa nelle vesti di una partnership strategica.
Apro una piccola parentesi che riprenderò in seguito sul nuovo proprietario; Tron si vende come una blockchain decentralizzata avanzata con l’ambizione di fungere da infrastruttura per un Internet davvero decentralizzato.
Nel Luglio 2018, BitTorrent, costruito sul famoso protocollo di file sharing peer-to-peer bittorrent (BT), ormai sull’orlo del collasso (e dopo il fallito tentativo di diventare “il prossimo Netflix” a causa dell’associazione del brand alla pirateria) è stata acquisito per 140 milioni di dollari da Tron.
A differenza del caso BT, l'acquisizione o il Salvataggio delle piattaforma Steemit sembra aver scatenato una vera e propria guerra. Da un lato la Community che ritiene questa operazione una minaccia alla decentralizzazione e dall'altro il nuovo management team di Steemit (sempre stato centralizzato) sembra aver ottenuto potere anche sulla governance del protocollo Steem.
Subito dopo l’acquisizione sono circolate molti critiche sul fatto che Tron potesse acquisire troppo potere sulla rete, in quanto nell’acquisto di Steemit, erano compresi circa 74 milioni di STEEM (il cosiddetto Ninja-Minted Stake che costituisce circa il 20% dell’intera capitalizzazione di Steem). Il Ninja-Minted Stake è un fondo creato per pagare i developer e sviluppare la rete, e che come promesso a tutta la community non dovrebbe essere utilizzato per votare i Witnesses.
Inizio della battaglia per il potere Il paladino della Decentralizzazione Justin Sun, subito dopo la legittima presa di potere sulla piattaforma Steemit, ha utilizzato i fondi per finanziare e quindi votare i suoi “validatori” (Witnesses), cercando di assumere il controllo della maggioranza dei “nodi” con il fine ultimo di incorporare la blockchain di Steem nel network di Tron.
Come contrattacco, il 24 febbraio i vecchi validatori di Steem hanno attuato un soft fork, disattivando il potere di voto dei 74 milioni di token di proprietà di TRON e Steemit. La mossa di difesa di Tron (un’altro soft fork unilaterale) ha rivelato un grande problema di fondo legato alla governance dei fondi delle blockchain decentralizzate e dei maggiori Exchange centralizzati. In sostanza, l’acquisizione è diventa davvero ostile quando nei primi giorni di marzo, tre dei più grandi Crypto Exchange, Huobi, Binance e Poloniex, hanno utilizzato i Steem dei loro utenti senza alcun consenso, per fare staking e scardinare i primi 20 validatori della rete Steem. Sun ha giustificato l’operazione come un tentativo di difesa dagli “hackers” che avevano bloccato i suoi fondi.
Il 6 marzo è avvenuta una tregua, dopo la ripresa di controllo della metà dei top-20 “testimoni” da parte della Community, Justin Sun ha annunciato la ritirata dei suoi testimoni pupazzo (Tron puppets Witnesses). Pochi giorni dopo le promesse si sono rivelate mendaci, e il 20 marzo la community ha inflitto l’attacco finale, creando HIVE con un Hard Fork della rete Steem. La fiaba dell’attacco alla proprietà di Sun non ha retto a lungo, subito dopo l’Hard Fork, Huobi e Binance hanno cambiato fazione, seguiti da tutti gli altri maggiori Exchange, supportando l’HIVE token e offrendo un cambio 1:1.
La mia opinione seppure da utente e non da insider è che la maggior parte delle informazioni sull'Hard Fork di Steem non sono state rese pubbliche. Di seguito ho analizzato una delle principali fazioni del conflitto ancora in corso.
Tron-Virus
Molti utenti si sono schierati dalla parte di HIVE, chiamando Tron un vero proprio Virus. La storia sembra ripetersi (vedi acquisizione di BitTorrent e Dlive)
John McAfee ha postato un tweet contro Tron e Justin Sun, convalidando una se non la più importante causa del fallimento di questa acquisizione.
McAfee ha ricordato che Steemit è fondamentalmente basato sulla contenutistica e sul costante feedback della community, e che le community non possono essere acquistate, e sembra che Justin Sun se ne si dimenticato. Come affermato da alcuni utenti della community "This is a classic ideological split: the people who actively want a centralized chain can stay on Steem, the ones that don't will build Hive." James Reidy, witness conosciuto come Riverhead, ha dichiarato le principali ragioni dell’Hard Fork, in una recente intervista con Cointelegraph :“The key motivating factor was not the acquisition itself but Justin Sun's announcement that there would be a token and DApp migration from the Steem blockchain to the Tron blockchain, effectively killing Steem.”
Ha aggiunto inoltre che “Hive isn't even a company or official organization yet. There's been no time. It's a pure, community-driven, truly decentralized social blockchain project.”
La price action ha segnalato una reazione molto positiva alla nuova chain, dalla sua nascita il token HIVE è stato tradato ad un maggior prezzo rispetto al vecchio STEEM. Dopo l’Hard fork del 20 marzo, su Bittrex HIVE ha toccato la soglia dei $0.30 mentre STEEM è sempre rimasto i $0.19.
Steem Hard fork— Rivoluzione andata male
La mia opinione seppure da utente e non da insider è che la maggior parte delle informazioni sull'Hard Fork di Steem non sono state rese pubbliche. Di seguito ho analizzato l’altra fazione del conflitto ancora in corso (per sapere di più sullo schieramento Tron-Virus clicca qui). Alcuni sostenitori del protocollo Steem, continuano a difendere le operazioni del front-end Steemit.com ormai centralizzato. Appellandosi al whitepaper di Steem.
“Steem è una rete decentralizzata gestita da testimoni nelle giurisdizioni di tutto il mondo. Tutte le azioni dell’utente sono registrate pubblicamente sulla blockchain e possono essere verificate pubblicamente. Ciò significa che non esiste un’unica entità in grado di censurare il contenuto valutato dai possessori di STEEM. Singoli siti Web come steemit.com possono censurare i contenuti sul loro sito specifico, ma i contenuti pubblicati sulla blockchain sono intrinsecamente trasmessi, ed i mirror di tutto il mondo potrebbero continuare a renderli disponibili”.
Le critiche portate avanti contro Hive riguardano la blacklist dell’AirDrop del Token e la possibile violazione di copyright sui contenuti copiati sull’equivalente di Steemit, PeakD (nuova versione del secondo social blogging network per importanza, SteamPeak.com) e sulla blockchain di HIVE.
Le esclusioni dell’airdrop sono di due categorie: il Steemit Inc. Ninja-Mined stake (SINMS) e tutti i supporter dei witnesses del team di TRON. L’esclusione non ha compreso tutti i fondi associati al SINMS ma ne ha compresi abbastanza per mitigare il potere di voto necessario per centralizzare la rete. Alcuni investitori affermano di essere stati esclusi ingiustamente, non approvando l’algoritmo che li ha discriminati solo sulla base del loro voto. Un’utente su Steemit ha sostenuto che: “HIVE's alleged goal was to counteract centralization and ensure freedom of expression. If a blockchain starts with a blacklist and excludes many users from an Airdrob, then it doesn't make a serious impression”
Parlando di contenutistica, l’intero catalogo di contenuti caricato dagli account Steem è stato copiato sulla nuova blockchain. Il problema risiede nel fatto che Hive non abbia ricevuto il consenso legale per la pubblicazione di tutti i contenuti compresi i video, testi e foto degli account esclusi dall’Airdrop e contrari all’hard fork. Una blockchain open source può certamente essere “splittata” ma il contenuto in se non è open source e il consenso dei suoi autori è richiesto per ripubblicarlo.
Dan Notestein, CEO e founder di BlockTrades, uno dei top-3 validatori di Hive, ha spiegato che per eliminare il maggior numero di falsi positive hanno richiesto un minimo di voti per 2 validatori “puppazzi“ e che hanno escluso anche account di piccole dimensioni perchè considerati più inclini ad una votazione inconsapevole. Notestein ha ammesso che lo script iniziale dell’airdrop è stato fatto con estrema fretta e che HIVE sta lavorando ad un secondo airdrop per includere tutti gli utenti erroneamente esclusi in prima istanza.
Senza dubbio gli autori dell’Hard Fork hanno commesso qualche errore, dettato dalla fretta, ma in fondo considerando che HIVE non è ancora una società o un organizzazione ufficializzata ma semplicemente un progetto decentralizzato portato avanti dalla Community, questa battaglia contro la centralizzazione rimane un caso di successo per tutte le community decentralizzate del mondo Crypto e Blockchain.
L’attuale trend della centralizzazione di questi progetti porta inevitabilmente ad una situazione in cui la blockchain perde la sua ragione d’essere come piattaforma pubblica e permissionless. Quello che rimane non è altro che un network privato o consorziale, creato ad immagine e somiglianza degli attuali network centralizzati ma con un impianto infrastrutturale meno efficiente.
Maggiori info